Il flipper, sin dalla data della sua creazione, ha appassionato tanti, diventando con il passare del tempo uno dei giochi più amati. La sua storia è molto particolare ed è per questo che vale la pena di essere raccontata.
È passato più di un secolo da quando il flipper fece per la prima volta la sua comparsa. Era il 1871 quando Montague Redgrave creò il primo gioco del flipper. Ma fu soltanto negli anni ’30 che questi giochi a gettoni diventarono molto popolari negli Stati Uniti.
Per trovare i primi flipper con le famose alette, bisogna compiere un piccolo salto temporale e arrivare al 1947: grazie a questa invenzione, il flipper divenne a tutti gli effetti un gioco di abilità.
Intorno agli anni “60 il flipper fu oggetto di regolamentazioni e limitazioni giuridiche volte a proibirne ogni tipo di vincita, inclusa la ripetizione della partita.
Tutti si accanirono contro questo nuovo passatempo soprattutto le mamme, perché “distraeva i ragazzi”.
Per far fronte ai divieti, per alcuni anni il nome “flipper” fu sostituito dalla scritta “Nuovo Biliardino Elettrico”.
Nonostante per molti decenni si vietò di usare il flipper perché ritenuto gioco d’azzardo, si capì che invece si trattava di un semplice passatempo divertente.
Pensare oggi al flipper come ad un gioco d’azzardo, ci fa sicuramente sorridere.
Un curiosità che in pochi sanno, inizialmente era chiamato “painball”.
Dal 2014 la produzione di flipper e parti di ricambio ha visto una netta ripresa e si moltiplicano le aziende produttrici di tali macchine. Questo processo è stato favorito dalla nuova tendenza diretta al riutilizzo di giochi e videogiochi del passato.
Molto gettonato tra appassionati e collezionisti, grazie a un design accattivante, animazioni e funzioni sempre più creative e tecnologiche, il flipper è ancora oggi un gioco molto popolare e apprezzato.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]