Storia delle critiche nei confronti del Flipper

Oggi, il Flipper è considerato come un gioco storico che è stato rivalutato e consente di divertirsi in maniera sana. In passato, tuttavia, il gioco è stato oggetto di diverse critiche.

Come avviene oggi per i le slot o i cosiddetti “videopoker”, negli anni “60 le famiglie erano indignate e molto critiche perché i loro figli si ritrovavano per giocare a Flipper. A detta dei genitori di allora, il flipper creava dipendenza e portava i ragazzi in luoghi pericolosi e poco salutari come bar e circoli creativi.

Quella dei genitori non era una semplice protesta. Le famiglie, infatti, si rivolgevano al Questore competente per contestare questa cosa.

Diversi Questori emanarono regolamenti per ridurre o contrastare l’uso di questi apparecchi e si arrivò fino alla legge del 1965 che vietava i “giochi tipo flipper”.

Per raggirare la legge, in Italia veniva costruito il modello “Hi-Lo”. Questo modello consentiva solo determinati utilizzi in conformità della legge vigente. Tra le novità apportate dal Flipper “Hi-Lo” ricordiamo la scomparsa di qualsiasi tipo di vincita e la durata fissa della partita calcolata in 5 palle per gioco.

Oggi questa storia ci fa sorridere ma all’epoca ha creato non pochi problemi agli amanti del flipper.

Fonte Tilt.it/perizia

Articolo precedenteFlipper e digitalizzazione
Articolo successivoUn segnale forte al Governo