Giochi, Distante (Presidente Sapar) replica a La Repubblica: ”Bene articolo su gioco illegale e risorse economiche sottratte allo Stato. Madornale l’errore di pubblicare foto di slot quando si parla di scommesse e gioco online illecito”

“Un plauso all’articolo pubblicato in data odierna su Il venerdì di Repubblica, nel quale si mette finalmente in evidenza i miliardi, circa 25, che si stima siano stati sottratti allo Stato con il business del gioco d’azzardo illegale in Italia, derivante soprattutto dalle scommesse e giochi online; peccato però che nella grafica di riferimento si utilizzino immagini di slot machine. Spero vivamente che inizi al più presto una profonda trasformazione culturale che faccia finalmente chiarezza sul settore del gioco di Stato, da quali operatori è composto e quali siano le differenti tipologie di apparecchi, soprattutto quali sono i giochi legali e quali no”.


Così Domenico Distante, commentando l’articolo dal titolo “I pentiti giocano. D’Azzardo” a firma di Antonio Corbo e pubblicato sull’edizione odierna di “Il Venerdì”, supplemento de La Repubblica.

“Ringrazio Corbo per l’attenzione dimostrata ad un argomento a noi molto caro – prosegue Distante – ovvero quello del gioco illegale. Molti giocatori spesso hanno difficoltà a riconoscere un’offerta di gioco legale da una illecita, e certamente l’emanazione di norme restrittive per la fruizione del gioco di Stato, prime fra tutte il distanziometro, non aiuta il giocatore nella scelta.

In questo articolo si evince finalmente quello che la Sapar ripete da tempo: non si evidenziano assolutamente beneficio dal distanziometro, quanto piuttosto una ghettizzazione degli operatori a beneficio dei clan malavitosi. Colpevolizzare attraverso l’alibi del gioco patologico migliaia di piccole e medie imprese vuol dire distruggere la parte sana del gioco e l’economia del territorio con pesanti ricadute occupazionali”.

L’articolo completo di Repubblica lo potete trovare QUI:

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